La vasocottura si basa essenzialmente su un procedimento antico, assimilabile al sistema di cottura che si effettua con la pentola a pressione. All’interno di un vasetto avvengono diverse dinamiche fisiche ma principalmente la vasocottura è una tecnica che sfrutta due concetti: la bassa temperatura e l’assenza di aria.
Ciò determina una serie di conseguenze positive sugli alimenti:
- conservazione del sapore e degli aromi
- mantenimento del colore vivo
- proprietà nutrizionali intatte dopo la cottura
- cucina con pochi grassi
- tempi ridottissimi
- shelf-life dei cibi cotti più lunga (e quindi possibilità di cucinare in anticipo)
Dato che da sempre, una delle mie mission è “diffondere” la cultura del cucinare in casa e del farlo in maniera sana, conoscendo la materia prima per poterla trattare correttamente, dovevo trovare un metodo semplice che avvicinasse tutti al food & cook home made. Attraverso la vasocottura ho trovato un sistema immediato per avvicinare le persone ad una forma di cucina consapevole e alla portata di tutti.
Fermo restando che ogni tecnica di cottura ha una propria validità ed un alimento o una ricetta si presta meglio ad un sistema di cottura piuttosto che ad un altro, cercavo però un metodo che portasse a cucinare anche chi dice “non ho tempo”, chi insegue una cucina salutistica e, non ultimo, chi pratica sport. Attraverso la vasocottura non ho denaturazione proteica, non ossido gli alimenti, uso pochissimi grassi (sono contraria alla loro totale eliminazione), lavoro con ampio anticipo, conservo efficacemente, preparo un pasto completo in pochissimi minuti, quindi ho ritenuto fosse il metodo più funzionale ai miei scopi.